Domenico Mangano & Marieke Van Rooy Artist Talk
In proiezione: ‘Homestead of Dilution’
Introduzione a cura di Lorenzo Benedetti
Mercoledì 13 Settembre, ore 20:00
Istituto Italiano di Cultura – Keizersgracht 564, Amsterdam
L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam prosegue la serie di incontri con i piu’ interessanti artisti italiani residenti in Olanda: protagonisti del secondo incontro del 2017 Domenico Mangano e Marieke Van Rooy. Ad introdurre la proiezione di ‘Homestead of Dilution’ il curatore e critico d’arte Lorenzo Benedetti. La serata sarà l’unica di quest’anno nel programma a cura di Marco Nember ad essere focalizzata su un unico screening.
Domenico Mangano (nato a Palermo nel 1976) lavora come visual artist dal 2000. Marieke van Rooy (nata a Weert nel 1974) ha studiato Storia dell’Arte oltre a essere dottoranda presso Faculty of the Built Environment – University of Technology Eindhoven. Lavorano come duo dal 2014. Il loro lavoro è stato in esposizione a The Whitechapel Gallery (London), Gallery of Modern Art (Rome), Beaufort Triennial (Ostend), Prague Biennal I, De Kunsthal (Rotterdam), Casco/Fotodok (Utrecht), Futura (Prague), MOCA (Chicago), Palazzo Grassi (Venice), XIV Quadriennale (Rome), Vleeshal (Middelburg), 2ND Athens Biennial and Nomas Foundation (Rome). Their work is, amongst others, part of the Margulies Collection (Miami), GAM (Turin), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Turin).
‘Homestead of Dilution’ è un video sull’esperimento della “diluizione” in un istituto di salute mentale con una lunga tradizione, situato nella campagna olandese. Nel 2015 ho vissuto e lavorato insieme allo storica dell’arte Marieke van Rooy e ai nostri due figli nella residenza per artisti Het Vijfde Seizoen, base dell’istituto di salute mentale Willem Arntz Hoeve / Altrecht di Den Dolder. Abbiamo prestato attenzione alla reale riforma dell’assistenza sanitaria olandese, ricercando l’eredità e l’attualità del Nieuw Dennendal, un esperimento radicale per la cura del benessere mentale negli anni Settanta realizzato dallo psicologo Carel Muller, svolto sul terreno dove si trova Het Vijfde Seizoen. Muller ha promosso un’estrema emancipazione dei malati mentali e insieme all’architetto progressista Van Klingeren ha proposto una trasformazione dell’istituto creando un processo di miscelazione di persone diverse, chiamato “diluizione” (verdunning). L’esperimento di Muller è stato concluso dopo quattro anni. Durante la nostra residenza abbiamo messo in discussione le possibilità di diluizione oggi al Willem Arntsz Hoeve, in relazione alla chiusura dell’istituto nei prossimi anni”.
Lorenzo Benedetti (Roma, 1972) vive e lavora tra la Svizzera, la Francia e l’Olanda.
Curatore per l’arte contemporanea al Kunstmuseum St. Gallen, Lorenzo Benedetti è stato direttore del De Appel Arts Centre ad Amsterdam dal 2014 e alla Vleeshal di Middelburg dal 2008, ha curato il Padiglione Olandese alla 55ma edizione della Biennale di Venezia nel 2013
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