Dante di Pupi Avati
Dante muore in esilio a Ravenna nel 1321. Nel settembre del 1350, Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte del tragitto di Dante e sostando nei suoi luoghi cari al poeta, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana del Sommo Poeta, fino a narrarne l’intera vicenda esistenziale. Il maestro Pupi Avati restituisce l’estrema umanità del più grande poeta che l’Italia abbia mai conosciuto.
Il film offre un inedito racconto dell’umanità di un genio assoluto, e costituisce un importante traguardo per la carriera di Pupi Avati: “Nei miei tanti film ho raccontato quanto possa essere eccezionale, addirittura eroica, la normalità degli esseri umani”, ha dichiarato il regista. “Ora invece ho cercato di dire che, per quanto sublime, il genio condivide, come farebbe ognuno di noi, le angustie che ci riserva la vita. Poter narrare Dante Alighieri per la sua umanità , è stato quel dono che attendevo da vent’anni”.
Italia, 2022, 94´, colore; in italiano con sottotitoli in inglese
Regia: Pupi Avati
Con: Sergio Castellitto, Alessandro Sperduti, Carlotta Gamba, Enrico Lo Verso, Alessandro Haber
Entrata gratuita (posti limitati)
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