XVIII Edizione della Settimana della Lingua Italiana
15 – 21 ottobre 2018
“L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Nell’ambito della XVIII Edizione della Settimana della Lingua Italiana dal 15 al 21 ottobre 2018 che questo anno ha come tema “L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”
Giornata di studi “L’Italiano nell’era digitale” presso il Dipartimento di Italiano della Università di Utrecht.
I Relatori:
– Dr. Simonetta Montemagni, Direttore dell’ILC Istituto di Linguistica computazionale – CNR di Pisa, in collegamento via SKYPE
– Maria Anita Stefanelli, Professore Associato presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università ROMA TRE: The Italian Language since the Sixties: Literature and Technology
– Dr. Felice Dell’Orletta, ricercatore presso l’ILC Istituto di Linguistica computazionale – CNR di Pisa
– Dott.ssa Claudia Soria, ricercatrice presso l’ILC Istituto di Linguistica computazionale – CNR di Pisa
Moderano Carmela Callea, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi in Amsterdam e Gandolfo Cascio Professore di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Italiano della Università di Utrecht.
La Giornata di Studi affronterà le seguenti tematiche:
– I metodi, gli strumenti ed i risultati del monitoraggio della Lingua Italiana da prospettive diverse (diatopica, diacronica e diastratica, ma anche diamesica e diafasica);
– promozione della vitalità “digitale” della Lingua Italiana nelle sue diverse varietà d’uso;
– diffusione, conservazione e valorizzazione di importanti testimonianze in Lingua Italiana della cultura classica e contemporanea;
– l’apporto delle Linguistica Computazionale allo studio della Lingua Italiana nelle sue diverse varietà d’uso.
Parteciperanno i docenti e gli studenti dei Dipartimenti di Italiano delle Università di Utrecht e Leida.
Maria Anita Stefanelli è Professore Associato di Lingua e Letterature Angloamericane all’Università Roma Tre. Laureata a Ca’ Foscari con un elaborato in linguistica computazionale e ottenuto un PHD all’Università di Edimburgo, ha scritto, tra l’altro, di poesia modernista, teatro di Broadway e off-Broadway, poesia visiva e della generazione Beat in Italia.
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