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Ciclo: Il Giovedì del Turismo Culturale. Centro storico di Urbino.

In occasione di “2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale”
Ciclo: “Il Giovedì del Turismo Culturale: viaggio in Italia attraverso i siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”

Presentazione “Centro Storico di Urbino”

a cura dell’Architetto Adele Cesi operante presso il Segretariato Generale – Servizio I Coordinamento- Ufficio UNESCO Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Giovedì 19 aprile 2018, ore 16.30
presso Istituto Italiano di Cultura Amsterdam

 

Centro storico di Urbino

Adele Cesi

Il Sito UNESCO “Centro Storico di Urbino” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1998. Il perimetro del sito coincide con l’area delimitata dalle mura rinascimentali, ancora conservate nella loro integrità. Il sito comprende, all’interno della città storica, alcuni edifici di straordinaria qualità, come il Palazzo Ducale, la Cattedrale, il Monastero di Santa Chiara ed un complesso sistema di “Oratori”. Le origini della città risalgono ad un insediamento romano posto sulla sommità del colle sul quale ora sorge il Palazzo Ducale. Fino all’11° secolo la città è rimasta entro questi limiti, ma alla fine di questo secolo ha iniziato ad espandersi, determinando l’esigenza di costruire un nuovo sistema di mura difensive. A metà del 15° secolo Federico da Montefeltro rinnovò radicalmente la città mantenendo sostanzialmente invariata la sua struttura urbana. La città delimitata dalle mura rinascimentali si estese fino al secondo colle posto a Nord, assumendo una forma allungata.

Urbino è una piccola città di collina che in età rinascimentale raggiunse un altissimo livello culturale divenendo meta di studiosi ed artisti provenienti da tutta Italia ed oltre, e modello di riferimento dello sviluppo culturale in Europa. Alcuni dei maggiori umanisti del tempo quali Leone Battista Alberti, Marsilio Ficino, e Giovanni Bessarione; matematici come Paul van Middelburg e eminenti artisti come Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Ambrogio Barocci si riunirono alla corte del duca Federico III da Montefeltro (1444 – 1482), per sviluppare eccezionali progetti culturali ed urbanistici. E’ in questo clima culturale che si formarono Raffaello, Donato Bramante e il matematico Luca Pacioli.

Urbino ha preservato la sua autenticità impiegando negli interventi di manutenzione e recupero degli edifici e degli spazi pubblici del centro storico le tecniche ed i materiali dell’edilizia tradizionale storica, e conservando le caratteristiche formali, tipologiche e dimensionali delle preesistenze architettoniche. In questo modo ha potuto mantenere le proprie caratteristiche spaziali, volumetriche e decorative, risalenti al più antico impianto medievale con le sue strette vie ed alle successive sovrapposizioni rinascimentali. Anche gli interventi realizzati nel diciottesimo e diciannovesimo secolo hanno lasciato sostanzialmente intatta la configurazione rinascimentale. Ogni intervento succedutosi si è realizzato nel rispetto del tradizionale equilibrio tra paesaggio e struttura urbana a salvaguardia dell’integrità del patrimonio storico e del contesto ambientale.

I Criteri di iscrizione
Criterio (ii): Durante la sua breve egemonia culturale, Urbino ha richiamato alcuni dei maggiori eruditi ed artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano di eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente propagata al resto d’Europa.
Criterio (iv): Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che la città diventa del tutto eccezionale.
Criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale

 

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